Come animale domestico, cosa c’è da sapere
Una tartaruga può essere un ottimo animale domestico, bisogna averne cura come per gli altri animali. Ma effettivamente c’è bisogno di sapere alcune cose per fare le proprie valutazioni.
Molto spesso capita di pensare di comprare una bella tartaruga vista in negozio e di pensare chissà come si potrebbe prendere cura di un esserino del genere, farla crescere, darle da mangiare. Pensare tutte queste cose poi fa cambiare idea e si rimanda.
Distinguiamole:
La prima distinzione da dover fare è tra tartarughe di terra e tartarughe di mare e in base a questo capire quanto vivono e come prendersene cura.
Se non lo sapevi, la tartaruga resta comunque uno degli animali più longevi della terra, grazie al suo metabolismo. Recenti studi hanno dimostrato che questo animale riesce a vivere a lungo perché consuma meno energia rispetto ad altri organismi e riesce a salvaguardare il suo metabolismo.
Inoltre le cellule di alcune tartarughe si mantengono sempre giovani e riescono a salvaguardare i loro organi. Tutto ciò è scaturito anche dalla salute, se il letargo va a buon fine e da come vive al di fuori del suo habitat naturale.
Tartarughe di terra e tartarughe di mare: caretteristiche di ognuna.
- Di terra: vivono in media fino a 70-80 anni e alcune sono arrivate fino a 100 anni in ottime condizioni di vita. Tra quelle più longeva, c’è una specie che arriva spesso a 250 anni ed è la Aldabra (Aldabrachelys gigantea), sono delle tartarugone che arrivano a pesare anche 250 kg.
- Di mare: vivono in media fino ai 40-50 anni. La specie Caretta, la più comune nelle acque del Mediterraneo, può vivere fino ai 62 anni.
Vuoi sapere inoltre come calcolare l’età di una tartaruga quando l’acquisti? Non è difficile. Sopra ogni squama del guscio, si aggiungono ogni anno delle linee che sono le scalanature di crescita, basterà contarle.
Tartarughe di mare e di terra: quale è meglio come animale domestico?
Tra le due tipologie di tartaruga c’è una bella differenza e bisogna capire bene quale scegliere da tenere in casa. Le tartarughe di terra hanno un guscio più alto e rigido, mentre quelle di acqua sono più flessibili e con un guscio più liscio per potersi muovere tranquillamente in acqua. Fondamentale da sapere è che, quest’ultime hanno delle pinne proprio come i pesci, mentre quelle di terra hanno delle vere e proprie zampe. In ambito alimentazione, devi sapere che le tartarughe terrestri sono erbivore e quelle acquatiche sono carnivore, ma molte diventano erbivore da grandi, dipende poi da alcuni casi specifici. Per la longevità ne abbiamo parlato sopra, se è un aspetto che ti interessa, puoi valutare per la tipologia più longeva, ma devi sempre considerare come vive poi insieme a te, deve godere di ottima salute.
Addirittura si può fare una distinzione tra le tartarughe di acqua salata che vivono solo 20 anni e quelle di acqua dolce che ne vivono 30. Inoltre quest’ultime sono più socievoli a contatto con gli uomini e altri esseri viventi, sono più libere e meno a contatto con altre specie, per questo motivo. Mentre quelle di terra hanno un temperamento più forte e tendono ad essere un po’ più aggressive. Per tenerle nel modo migliore, bisogna fare una scelta.
Caratteristiche per tipologie di tartarughe:
Le “tartarughe d’acqua” richiedono un grande acquario per nuotare senza problemi.
Devono necessariamente stare al sole per riprendere l’adeguata temperatura corporea. Si nutrirà di insetti, vermi e carne cruda. Non si adattano facilmente agli ambienti, quindi bisogna prestare tanta cura e attenzione.
Le “tartarughe terrestri” sono perfette come animale di casa perché riescono ad adattarsi a più.
Vanno in letargo per tutto l’inverno e dovrete attrezzarvi per questo, principalmente mangiano frutta e verdura come gli esseri umani, quindi anche su questo non è un problema. Esistono però prodotti dedicati di altissima qualità che semplificano l’alimentazione delle vostre tartarughe.
Quello che devi sapere è che le tartarughe di terra vanno regolarizzate, altrimenti potrebbero ricevere denunce per il possesso. La legge che regolamenta gli esemplari di tartarughe domestiche è riferito al CITES. E’ una convenzione che tutela le tartarughe, in particolare gli esemplari ora diventati rari come Testudo Hermanni.
Se entri in possesso di una tartaruga selvatica e non la dichiari, in sostanza, rischi una multa o ancor peggio, risponderne penalmente.
Dal 2008 inoltre il CITES prevede che dopo il primo anno di vita si debba mettere il microchip obbligatorio alla tartaruga; per farlo dovrai pagare 15,49€ mediante un apposito bollettino destinato al CITES e le pratiche sono abbastanza burocratiche.
Tartaruga in letargo: come funziona?
Ti starai sicuramente chiedendo come funziona il letargo: per questi animali inizia nella fine di ottobre e finisce ad inizio aprile. Quando inizia l’inverno e la temperatura climatica si abbassa, la tartaruga che sia di acqua o di terra deve proteggersi e vivere le giuste condizioni climatiche.
Ci sono delle differenze tra le due tipologie di tartaruga, eccone alcune:
Letargo della tartaruga d’acqua
La tartaruga d’acqua va in letargo totale a metà novembre, quando inizia a fare freddo e la temperatura scende tra i 4 e i 7 gradi centigradi.
Quando comincia l’inverno, la tartaruga acquatica inizia a mangiare di meno per svuotare completamente il suo apparato, per affrontare bene i 6 mesi di letargo.
Per riposare bene durante il letargo ha bisogno di stare in ottima salute al risveglio. Se vive nel suo laghetto ampio, allora non ci sono problemi. Altrimenti bisogna optare per un grande laghetto di almeno due metri di larghezza e un metro di profondità oppure una tartarughiera ampia tra le migliori tartarughiere per tartarughe acquatiche in commercio, per garantirle maggior comodità.
Queste sono le condizioni ideali affinché l’acqua non geli il corpo della tartaruga e il tuo animale sopravviva. In un ambiente non idoneo o con poco spazio, il letargo della tartaruga d’acqua potrebbe interrompersi troppo presto, causandole il decesso per la manifestazione di patologie respiratorie o per la mancanza di cibo.
Per creare una ambiente confortevole per il letargo della tua tartaruga, il fondo del laghetto deve essere ricoperto da terriccio morbido e foglie secche. Questo offrirà un rifugio ideale per affrontare il periodo del riposo.
Tartarughiere ed habitat per il letargo:
Ecco alcune indicazioni per creare un habitat adeguato per il letargo:
- la vasca che sceglierai, come detto sopra, deve essere necessariamente abbastanza grande affinché la tartaruga nuoti liberamente;
- l’acquario o il terracquario dovrebbero avere una parte emersa e una parte con acqua, per farla stare libera di stare sia dentro che fuori
- il livello dell’acqua deve essere tale da permettere alle tartarughe di immergersi. Per regolarti, considera che l’acqua deve essere profonda come la lunghezza della tartaruga;
Letargo delle tartarughe di terra
Il letargo tartarughe di terra comincia quando le temperature scendono tra i 5 e i 10 gradi. Il lungo periodo di letargo viene chiamato anche ibernazione e termina in primavera, tra marzo e aprile.
Il letargo delle tartarughe di terra piccole è molto più facile da gestire rispetto a quello della tartaruga acquatica. Infatti, le prime sono più comode perché c’è maggior possibilità che stiano bene anche in casa.
L’importante è che il luogo scelto abbia una temperatura costante. Bisonga considerare, infatti, che la gestione delle temperature è fondamentale per il ciclo di vita delle tartarughe di terra.
Bisogna fare attenzione perché può avere un falso letargo e rischiare di morire, quando la temperatura non è ancora del tutto bassa.
Il luogo adatto per il letargo:
Se hai un giardino ancora meglio, puoi lasciare che la tua tartaruga trascorra il letargo fuori. Sarà lei a gestire la fase di preparazione al letargo come meglio crede.
Non ti spaventare, ma inizierà a diminuire da sola la quantità di cibo in modo da favorire la digestione. Non andrà in letargo con lo stomaco pieno, perché la loro digestione è molto lenta, può avere cibo nell’apparato fino ad un mese.
La ricerca del luogo in cui trascorrere il letargo inizia intorno alla fine di ottobre. Se lo trova nel giardino comincerà a scavare quando sente che sta per arrivare il momento e successivamente man mano diventerà il suo rifugio.
Se invece la tieni in casa, fai attenzione tu ai suoi momenti più lenti e al periodo dell’anno in modo da aiutarla ad avere un buon letargo.
Il Tarta Day: Cos’è?
Le tartarughe sono una specie in via d’estinzione e vanno tutelate. Legambiente ha creato un giorno dedicato che si chiama “Tarta Day” per sensibilizzare sia l’opinione pubblica che il mondo della pesca sulla brutta situazione che vivono attualmente le tartarughe del Mar mediterraneo. Il giorno in cui si svolge cambia sempre. Ci sono una serie di eventi in diverse città italiane per acondividere informazioni utili sulle tartarughe. In particolare a Numana, nelle Marche, si parte alla scoperta di tartarughe da liberare!
Purtroppo come per altri animali, questo è un tema da dover sviscerare a lungo nella società, accade che non se ne parli abbastanza ed è veramente un peccato. Per evitare l’estinzione di alcune specie, devono essere tutelate in tutti i modi possibili e per farlo bisogna solo portare avanti delle campagne a favore.
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