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Da sempre i gatti neri sono iconograficamente associati alla festività di Halloween, insieme a streghe di Halloween, topi, pipistrelli e zucche.

Questo perché nel tempo si è associata questa festività a riti pagani e di magia; ma in realtà le origini di Halloween sono antichissime e questa ricorrenza era molto diversa da come la intendiamo oggi.

Cenni storici sull’origine di Halloween

In realtà Halloween non è una festività importata dagli Stati Uniti, come molti pensano. Le sue radici sono tutte europee e le tradizioni americane di Halloween furono importate da irlandesi e scozzesi con l’immigrazione di massa del diciannovesimo secolo.

In realtà sono dibattute anche le origini di tale ricorrenza, tant’è che alcuni studiosi la associano alla festività di ognissanti. Halloween deriva infatti da All Hallows Eve (vigilia di Ognissanti), che precede la commemorazione dei defunti. Le prime celebrazioni hanno origine presumibilmente nel Medioevo in paesi nordici cattolici come Irlanda ed Inghilterra.

Altri, invece, ritengono che la ricorrenza abbia origini celtiche e sia collegata alla festa celtica di Samhain. Questa ricorrenza stava a significare la fine dell’estate e dei raccolti (rappresentata dal colore arancione) e l’inizio dell’inverno (rappresentato dal colore nero).

 

Micetto o scherzetto: La festa di Samhain

Questa festività era una sorta di capodanno, con la celebrazione del passaggio dal vecchio al nuovo anno.

In quel periodo i raccolti ed il bestiame erano assicurati e la comunità poteva ringraziare gli Dei per la generosità. Ciò accadeva tramite il Samhain, che serviva anche ad esorcizzare l’arrivo dell’inverno e dei suoi pericoli, unendo e rafforzando le persone delle comunità.

Da un punto di vista più spirituale, la morte era il tema principale della festa. Essa rappresentava anche quello che stava accadendo in natura. Infatti durante l’inverno, anche se non era possibile raccogliere i frutti e tutto sembrava statico, in realtà crescevano sotto terra. E la terra è anche il posto dove riposano i morti.

L’importanza di questa festività è da attribuirsi anche alla concezione del tempo per i Celti che era suddiviso in cicli. Il termine di ogni ciclo era carico di magia. I Celti credevano quindi che alla vigilia di ogni anno nuovo gli spiriti potessero unirsi al mondo dei viventi. Per questo durante la notte del 31 ottobre le persone si radunavano nei boschi per celebrare dei falò e dei riti sacri.

Dopo questi riti, i Celti festeggiavano per 3 giorni con maschere grottesche per spaventare gli spiriti (da cui oggi le maschere di Halloween).

Halloween dolcetto o scherzetto

In Irlanda si diffuse l’usanza di lasciare sugli usci delle case latte e cibo per i defunti che sarebbero passati a fare visita ai propri familiari. In tal modo, questi, rifocillandosi, avrebbero deciso di non fare scherzi ai viventi. Da qui l’usanza attuale dei dolcetti di Halloween, Dolcetto o scherzetto? Da noi tradotto in maniera ironica in Micetto o scherzetto?

La zucca di Halloween

La zucca è diventata uno dei simboli di questa festività per la leggenda di Jack-o-lantern. La leggenda narra che un fabbro avaro ed ubriacone di nome Jack riuscì ad ingannare il diavolo nella notte di Halloween costringendolo a non tentare mai più la sua anima. Quando Jack morì, però, non fu accettato né in paradiso per la sua vita dissoluta, né nell’inferno, in quanto aveva ingannato il diavolo. La sua anima fu costretta a vagare nel nulla per l’eternità con un tizzone infuocato per illuminare la strada buia. Nel tentativo di non far spegnere la fiamma, Jack scavò una rapa e vi inserì il tizzone per utilizzarlo come una lanterna.

Quando gli irlandesi emigrarono in America e trovarono le zucche, notarono che queste erano più grosse delle rape e facili da intagliare, ed è per questo che la zucca intagliata a mo’ di lanterna è diventata una dei principali simboli di Halloween. Per questo oggigiorno è molto facile in questo periodo trovare sugli usci delle case delle zucche di Halloween spaventose.

 

Halloween, le streghe e i gatti neri

Le streghe sono un simbolo di Halloween perché le leggende vogliono che in quella notte le streghe si radunassero, gettassero le erbe vecchie e leggessero il futuro in merito all’anno nuovo che stava arrivando.

Tra zucche, streghe, pipistrelli, maschere e fantasmi, i gatti di Halloween sono da sempre tra i simboli più associati a questa festività.

Le motivazioni sono da ricercarsi soprattutto nel Medioevo, alle credenze su streghe e gatti.

Le streghe in realtà all’epoca erano di solito donne anziane o nubili, generalmente povere, e conoscevano le erbe medicamentose per lenire ferite e malattie. Solitamente erano circondate da gatti per scacciare i topi; quindi, in realtà, erano donne molto pulite e sapevano che per tenere lontani i topi avevano bisogno di gatti e scopa per pulire.

Oltre a questo, quando ci si spostava con le carrozze e con i cavalli, questi ultimi spesso si spaventavano e sbizzarrivano alla vista degli occhi chiari e gialli dei gatti neri che, altrimenti, a causa del loro manto scuro, non potevano essere visti al buio.

Da qui si diffuse la superstizione che associava il gatto nero al diavolo, che nel tempo si è trasformata nella superstizione che un gatto nero che ci attraversa la strada porta sfortuna. Nel tempo si iniziò ad associare il gatto nero alla magia nera ed alla stregoneria. Alcuni ritenevano addirittura che i gatti neri fossero in realtà delle streghe trasformate.

Così cominciò un periodo buio nella storia europea dove oltre alla caccia alle streghe, iniziò anche la persecuzione dei gatti, soprattutto neri.

Paura, superstizione ed odio nei confronti dei gatti, che erano visti come esseri misteriosi e diabolici, portò ad una quasi totale scomparsa dei gatti in Europa. Ciò portò ad una crescita massiva di roditori e molto probabilmente fu una causa della diffusione della Peste nel diciassettesimo secolo.

 

Il gatto nero nella storia

Oggi purtroppo esistono ancora molte persone superstiziose, che credono in queste dicerie o che i gatti neri portano sfortuna. Per questo le tante associazioni animaliste, ogni anno, alla vigilia di Halloween ci allertano sul tenere i nostri gatti al sicuro in casa, soprattutto se si tratta di gatti neri.

I gatti neri sono sempre stati protagonisti di leggende popolari e superstizioni, ma fortunatamente nella storia non sempre è stato così.

Ad esempio è nota la venerazione degli antichi Egizi per i gatti, tanto che la Dea Bastet, protettrice della casa, delle donne gravide e capace di tenere lontani gli spiriti maligni, era raffigurata come una donna con la testa di un gatto e talvolta come un bellissimo gatto nero.

In quanto esseri sacri, anche ai gatti fu estesa la pratica della mummificazione.

Successivamente anche gli antichi Romani diedero delle connotazioni positive ai gatti neri. Tant’è che alla loro morte li cremavano e ne spargevano le ceneri sui campi, come segno di auspicio per un buon raccolto.

I gatti neri erano amati e rispettati anche dai pirati, i quali li allevavano proprio di colore nero in modo che potessero mimetizzarsi al buio nelle stive e non essere visti dai topi che dovevano catturare. Ovviamente, mentre per i pirati i gatti neri erano una salvezza, al contrario, per le popolazioni, l’arrivo del gatto nero preannunciava l’arrivo dei pirati, e pertanto li associavano alla sventura.

Oggi in alcuni paesi come Italia, Spagna e Stati Uniti si crede ancora alle superstizioni sui gatti neri, mentre in altri stati come Inghilterra, Scozia e Giappone i gatti neri sono simbolo di prosperità e protezione della casa.

Micetti o scherzetti: Il gatto nero oggi

Nel corso del tempo, fortunatamente, tante superstizioni si sono affievolite e tante persone adorano i gatti neri e ne hanno uno in casa. Oltre al classico gatto europeo nero, nel tempo gli allevatori hanno selezionato numerose razze come il gatto nero razza Bombay, il gatto Persiano nero, gatto Maine Coon nero, gatto British Shortair nero e tante altre.

I gatti sono animali fantastici, empatici ed al contrario di come molti pensano, molto legati al proprio umano. Un gatto, a prescindere dal colore del suo manto, non ha la capacità di portare sfortuna, ma solo tanto amore e qualche volta qualche marachella.

E proprio per riabilitare anche l’immagine dei gatti neri, contro ogni superstizione e sopruso su questi adorabili felini, l’Associazione per la difesa degli Animali e dell’Ambiente ha istituito il Gatto Nero Day, che ricorre ogni anno il 17 novembre.

Vi auguriamo un felice Halloween e di passarlo in allegria e coccole col vostro bel gattone!

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