Pesce rosso, cosa sapere sul pesciolino rosso, i pesci rossi come pesci d'acquario,

Se si pensa ad un pesciolino da tenere in casa, nell’immaginario collettivo, sicuramente il primo pensiero andrà a loro: I pesci rossi! Da bambini sarà capitato più volte di volere o possedere un pesciolino rosso, magari comprato ad una fiera o in un mercato. Nella nostra mente comparirà di sicuro una boccia con dell’acqua da tenere su un mobile. Ma attenzione! Anche se il pesce rosso non è difficile da allevare, certamente non è questo il suo habitat ideale. Scopriamo insieme allora tutte le caratteristiche e gli aspetti importanti da conoscere su questo grazioso pesciolino.

Caratteristiche principali del pesce rosso:

Il Carassius Auratus è il nome scientifico del pesce rosso più comune, anche se ne esistono diverse varietà. Appartiene alla famiglia dei Caprinidi ed è un pesce d’acqua dolce che è anche abbastanza facile da allevare, adattandosi facilmente a tipologie e temperature di acqua differenti.

La prima distinzione che va fatta tra i pesci rossi è tra gli Omeomorfi, che sono tutti quelli che hanno la forma simile a quella selvatica, allungata con pinne piccole e muscolatura forte, e gli Eteromorfi che sono gli esemplari dalla corporatura a forma d’uovo, decisamente più tozzi e meno agili che spesso presentano pinne svolazzanti.

Tutti i tipi di pesce rosso conosciuti sono specie da acquario. Siccome sono pesci dalla salute robusta e facili da curare, inizialmente li si allevava negli stagni. Venivano allevati in Cina già oltre mille anni fa, e dopo la carpa Koi è la seconda specie di pesce più antica al mondo.

Per questo motivo nel mondo esistono una quantità enorme di allevamenti. Solo in Cina ce ne è un numero spropositato.

Ricordiamo però che tutti gli animali vanno amati e rispettati, quindi è importante rivolgersi sempre ad allevatori certificati che non applichino torture ad animali per lucrare maggiormente.

Origine del pesce rosso

Il pesce rosso ha sicuramente origine nell’Asia dell’Est; ma, dato che questi pesci sono allevati da più di mille anni, è veramente molto difficile risalire alle origini del pesce rosso.

Il dibattito è ancora aperto e controverso a causa dell’immensa quantità di varianti che rende molto difficile far coincidere tutte le caratteristiche ad una specie capostipite. La denominazione più corretta probabilmente da utilizzare, quindi, sarebbe quella proposta da Bloch, ossia: “Carassius gibelio forma auratus”

Prendersi cura del pesce rosso

Come sempre, per quanto riguarda i pesci, il primo aspetto da considerare riguarda le dimensioni adeguate dell’acquario. Contrariamente a quel che si immagina, le bocce di vetro non sono per niente adatte a questo animale e lo conducono velocemente alla morte. Quindi se non volete trovare il pesce rosso piegato su un fianco in superficie, questa tipologia di habitat è assolutamente da evitare. Nonostante i pesci rossi siano robusti e resistenti, queste brocche limitano troppo i movimenti e anche le condizioni igieniche e l’ossigenazione sono molto carenti.

Esistono molte varietà di questo pesce e quindi le dimensioni sono piuttosto variabile, alcuni esemplari possono raggiungere persino i 40cm. Questo significa che bisogna scegliere un aquario dalle dimensioni e capienza adeguate. In linea di massima, un singolo pesce rosso ha bisogno di una vasca con capacità minima di 55 litri. Per ogni pesce aggiuntivo vanno aggiunti 38 litri in più.

Alcune specie sono adatte, date le loro dimensioni, solo alla vita nei laghetti. Questa può essere una bella soluzione se si dispone di uno spazio esterno, ma attenzione che in inverno le acque devono essere abbastanza profonde altrimenti si rischia di dover spostare i pesci in acquario a causa del freddo e delle intemperie, rendendo la gestione alquanto complessa.

Per quanto riguarda i pesciolini rossi da tenere in acquario, la loro gestione non è molto complicata. Non c’è bisogno di riscaldare le acque (a patto che la temperatura dell’ambiente sia compresa tra i 12 ed i 23 °C), ma è invece importante fornire un adeguato filtro per l’acqua e fare periodicamente un test per verificarne i valori con appropriati accessori. Ci sono sostanze che se in eccesso possono essere letali per i nostri ospiti.

Anche per la vegetazione non c’è bisogno di fare granché, anzi, è più opportuno evitare di mettere piante vere perché il pesce rosso comune tende a mangiarle.

L’acquario per pesci rossi ideale, quindi, avrà ornamenti artificiali ma senza esagerare.

Il temperamento del pesciolino rosso

Il pesce rosso è sostanzialmente un animale pacifico, vispo e curioso. Va d’accordo generalmente con tutte le altre specie di pesciolini della sua dimensione o più piccoli. Sarebbe meglio però non abbinarlo a pesci troppo lenti. Essendo il pesce rosso rapido e vorace, questi ultimi resterebbero spesso a digiuno.

È bene sapere inoltre che questo pesce ha l’abitudine di setacciare il fondo e di ingerire e poi sputare i sassolini che trova. Questo potrebbe cambiare la composizione del fondo. Bisogna quindi controllare spesso i fondali dell’acquario e se necessario rigenerarli.

Cosa mangiano i pesci rossi

I pesci rossi sono sostanzialmente onnivori, per cui bisogna cercare di garantirgli una certa varietà di cibo. In natura la loro alimentazione è costituita prevalentemente da piccoli insetti e dalle loro larve, ma anche piante tenere.

Questa varietà nella dieta ovviamente non ci autorizza a dargli qualsiasi cosa da mangiare. Una corretta alimentazione come sempre è la chiave per la buona riuscita nell’allevare un qualsiasi animale domestico. Un equilibrato mangime per pesci rossi in fiocchi, sarà la base ideale per l’alimentazione. A questo possono essere abbinati periodicamente degli indetti e anche delle foglie di lattuga o altre verdure molto gradite ai nostri amici nuotanti.

È importante sapere che i pesci rossi non avvertono il senso di sazietà, quindi dovremo regolarci con le quantità di cibo da somministrare. Inoltre, se il mangime tende a galleggiare, sarebbe buona abitudine inumidirlo prima, in maniera che vada a fondo, evitando così che i pesci, salendo in superficie per cibarsi, ingeriscano troppa aria.

Longevità del pesce rosso

Quando si prende un animale domestico il desiderio è che viva felice e sano ed il più a lungo possibile. Ma quanto vive un pesce rosso?

Pensando alla frequenza con cui li avremo visti morire, il dato è personalmente sconvolgente. La vita media del pesciolino rosso comune è di 25-30 anni!

I pesci rossi eteromorfi, invece, vivono una decina di anni in meno.

Personalmente il dato mi sconvolge, ma a quanto pare sono rari i casi

di pesci che abbiano superato anche questa soglia di età.

Malattie e prevenzione

Il pesce rosso è un animale sostanzialmente robusto, con difese immunitarie molto efficienti. Purtroppo però quando si ammala nel 50% dei casi l’animale perisce. È importante quindi prevenirle con una buona manutenzione dell’habitat ed alcuni accorgimenti, come ad esempio disinfettare tutti i nuovi oggetti che vengono inseriti in acquario.

Un altro accorgimento importante, quando si introducono dei pesciolini nuovi, è quello di tenerli in quarantena per almeno quattro settimane. Infatti, anche se non dovrebbe accadere, quando acquistiamo un pesce, questo potrebbe essere già malato e questo accorgimento evita che il pesciolino nuovo possa infettare il resto dell’acquario. Il nuovo allestimento dell’acquario è particolarmente critico, poiché qui viene creato l’ecosistema. I pesci rossi perciò non andrebbero fatti entrare troppo presto in una vasca allestita di recente.

È bene adottare queste precauzioni in quanto è molto difficile curare eventuali malattie e reperire veterinari specializzati che aiutino a somministrare il farmaco giusto.

Come acquistare un pesce rosso

Come già detto più volte, il pesce rosso è un animale estremamente comune ed ampiamente allevato. Si potrebbe acquistarlo ovunque: mercati, luna park, fiere o feste di paese. Ma come sempre quando si tratta di esseri viventi è meglio cercare di fare il passo nel maggior rispetto possibile per l’animale rivolgendoci quindi ad allevatori seri e certificati. Questo, non solo ci permette di non alimentare un mercato nero o comunque non troppo a vantaggio della tutela degli animali, ma ci garantisce una maggior probabilità di riuscita nell’allevamento, oltre che maggior sicurezza e garanzie.

Anche quando l’acquisto avviene in negozi autorizzati è bene dare un’occhiata in giro e verificare che l’igiene degli acquari sia eccellente per evitare di portare a casa animali malati che possano a loro volta infettare l’acquario.

Ma quanto costa un pesce rosso? È una domanda dalla risposta apparentemente semplice. Tutti noi pensiamo al pesce rosso come ad un animale relativamente economico. Questo è in parte vero, dato che gli esemplari più comuni possono costare intorno ai 2-3€, ma il prezzo può arrivare fino a 30€ (raramente oltre) per esemplari più particolari e meno comuni.

L’acquario da pesce rosso in casa

Possiamo concludere dicendo che il pesce rosso è un abitante acquatico vispo e attivo, che dà una certa soddisfazione in acquario, essendo un pesce dalle poche pretese. È importante però considerarlo con rispetto, tenendo presente comunque le sue esigenze se si vuol farlo vivere bene e a lungo. Come spesso ripetiamo nei nostri articoli del Blog Lalloso, anche se dovrebbe essere un pensiero comune e di buon senso, gli animali non sono giocattoli, ma esseri viventi che impreziosiscono la nostra vita a patto che noi li trattiamo con rispetto ed amore, qualunque sia la loro specie, razza o forma.

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