Il veterinario o la clinica veterinaria sono importantissimi per chi ha un animale domestico, per valutare gli stati di salute e avere consigli alimentari, sulle attività da svolgere. Ovviamente dipende dal tipo di animale che si ha. Ma nessuno ne può fare a meno!
Molti si chiedono come scegliere un veterinario. Come si fa? Non c’è una regola sicura; spesso sono consigliati oppure ci si affida a chi da maggior fiducia e si rivela competente. Ma se qualcuno non vi convince potete sicuramente valutarne altri, non vi soffermate alla prima scelta.
Come scegliere un veterinario?
Scegliere il veterinario giusto per i vostri animali domestici è importante e spesso una vera responsabilità. Ecco i punti fondamentali per prendere una decisione:
- Chiedete l’opinione di altre persone. Amici, parenti e conoscenti che hanno animali domestici, possono aiutarvi e consigliarvi bene.
- Decidete se rivolgervi a uno studio veterinario, un ambulatorio una clinica perché la gestione e diversa e vi spiegheremo sotto come funziona.
- Verificate se è presente online, se è autorevole e ha recensioni. Tutti i servizi che offre e l’esperienza che ha.
- Visitate di persona i veterinari che vi convincono maggiormente e poi scegliete tra questi.
Per capire se è bravo non c’è una regola definita, bisogna comunque testarli e poi scegliere a pelle o magari se si è in procinto di chiedere già una risoluzione ad un problema, si testa così e si capisce. Una cosa importante da valutare è la vicinanza a casa, meglio averlo vicino perché per le urgenze potete raggiungerlo facilmente, un po’ come accade per il medico di base.
Solitamente il veterinario professionista lavora dalla mattina alla sera in studio e in ambulatorio. Talvolta le cliniche possono essere aperte anche la notte, se invece ci sono urgenze è possibile anche rivolgersi ad un pronto soccorso veterinario aperto h24.
Il veterinario di per sé non ha un costo elevato, la visita costa all’incirca 30/40€, mentre la vaccinazione costa dai 40€ in su e la sterilizzazione 200€.
Veterinario gratis: come si può avere?
Il veterinario ha un costo contenuto proprio per sopperire alle urgenze anche per chi non se lo può permettere, ma determinate prestazioni comunque hanno costi più elevati.
Esistono anche cure e visite gratuite, in alcune città italiane, come a Roma, dove chi presenta un isee che non supera i 15mila euro, può presentare dei documenti e ottenere un veterinario a cui affidarsi senza pagare.
Del resto c’è anche la proposta di legge avanzata alla Camera per chiedere che il servizio sanitario veterinario convenzionato possa diventare gratuito per le persone che hanno un ISEE basso.
Differenze tra clinica e ambulatorio veterinario
Come detto sopra, il padrone del pet può decidere se scegliere un ambulatorio oppure una clinica specializzata per far curare il suo animaletto.
L’ambulatorio prevede la presenza di medici veterinari specializzati e generici che lavorano in forma associata o in modo singolo e ci si può affidare sia al singolo e andare anche presso il suo studio altrove, oppure alla struttura. Qui si fanno le visite, gli esami, le operazioni e altro che concerne la salute del pet.
La differenza fondamentale tra un ambulatorio veterinario e una clinica veterinaria è che, nel primo, è possibile effettuare solo un ricovero giornaliero dell’animale, mentre la clinica è fatta per le permanenze più lunghe e ha anche l’obbligo di svolgere servizio di pronto soccorso per tutta la giornata.
Ovviamente ogni ambulatorio veterinario deve rispettare determinati standard di livello che sono regolati dall’Accordo Stato-Regioni presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri del 26. 11.2003. Nella clinica oltre alle normali visite fatti da specialisti o generici, ci sono anche ricoveri di animali che sono stati sottoposti a delle operazioni.
Il pronto soccorso invece si occuperà dell’urgenza del momento, i medici effettueranno un triage per capire lo stato di salute dell’animale e poi faranno una visita specialistica per capire che tipo di problema ha riscontrato.
Oncologia veterinaria
Nella vita di un animale purtroppo si possono riscontrare diverse malattie, tra queste quelle oncologiche.
Prima di tutto va portato in una clinica veterinaria in grado di effettuare una visita specialistica che capisca da dove proviene il problema. Dopo la prima visita sarà sottoposto a delle analisi strumentali per capire di che tipo di malattia oncologica si tratta. A volte, infatti, il sospetto di un tumore si traduce in tumori benigni o cisti.
Appurato che sia un tumore, i padroni nello sconforto si chiedono se può morire, ma in realtà non è sempre così. Le cure avanzate e la tecnologia permettono spesso di avere buoni risultati sulla cura di queste malattie.
Di solito gli animali sono curati attraverso farmaci che sono in grado di attaccare le cellule tumorali e distruggerle, la cura varia per ogni singolo caso. Ci sono anche alcune patologie dove è possibile usare farmaci a basso dosaggio chemioterapico che possono risolvere il problema.
Il medico della clinica oncologica eseguirà i seguenti esami:
Ecografia
La prima tecnica non invasiva che il medico userà per capire l’origine della formazione di determinate protuberanze sul corpo e valutarne la gravità.
Radiografia
Se servirà sicuramente ad andare più a fondo, una radiografia aiuterà a diagnosticare il tumore effettivo.
TAC
La TAC, è una tecnica di diagnostica per immagini che utilizza raggi X, consente uno studio accurato degli organi e dei tessuti per capire in fondo che tipo di tumore si tratta, quanto è grande e come può essere trattato. Anche se il costo è più elevato vale la pena fare questo esame per andare a fondo e capire bene, non pensate alla somma di denaro da dover spendere ma alla salute del piccolo pelosetto.
Ago Aspirato / Biopsia
Come accade per gli esseri umani, anche per gli animali si fa la biopsia: si passa a prelevare un piccolo campione di questa malattia, su cui effettuare l’analisi anatomo-patologica in laboratorio.
Questo tipo di diagnostica permette di ottenere un’analisi del tumore ed escludere se ci sono particolari complicanze oppure in caso negativo, quale cura sia migliore da dare e quando cominciare. Grazie a questi esami il medico potrà fare una diagnosi completa e optare per i migliori farmaci.
Analisi di routine degli animali domestici: quali sono
Ogni animale domestico può riscontrare diverse patologie, anche se non gravi come un tumore. Sin dalla nascita e fino all’età avanzata, i controlli periodici dal veterinario sono consigliati per monitorare lo stato di salute. Anche se presenta qualche disturbo potete recarvi dal vostro veterinario di fiducia che valuterà la situazione per proporvi la migliore soluzione. In genere un checkup completo così si fa ogni sei mesi, se il cane gode di ottima salute.
Altrimenti sarà sottoposto più spesso a questo tipo di visite per valutare lo stato di miglioramento e l’effetto delle cure che gli sono state date.
Quindi Il veterinario farà una visita generale al pelosetto per capire il suo stato di salute e in un checkup completo provvederà a fare:
- Una radiografia al torace e addome
- I prelievi del sangue normali e qualcosa di più approfondito se gli dite che ha qualche patologia in particolare (vomito, stitichezza, diarrea, stanchezza, tosse)
- Analisi delle urine e delle feci
Oltre questo, il medico si preoccuperà di valutare il tasso di crescita e di sviluppo del pet e monitorerà ad ogni visita. Poi vi chiederà della dieta e potrà darvi dei consigli in merito su eventuali variazioni o integrazioni in base al peso e allo stato di salute.
Vi chiederà se è sottoposto ad antiparassitari, perché altrimenti lui stesso provvederà e vi chiederà quanto scade la copertura e in alcuni periodi di doverla rifare necessariamente.
Si preoccuperà di capire quante e quali vaccinazioni ha fatto o deve ancora fare, perché se ne occuperà lui direttamente e per certe tipologie di animali, come i gatti, vi chiederà se sono sterilizzati o meno e consiglierà di farlo.
Il medico verificherà anche se è stato applicato il trasponder, un piccolo microchip che va sotto pelle. Esso viene utilizzato per registrare il cane all’anagrafe e contrastare le pratiche di abbandono, ma allo stesso tempo serve per lo smarrimento, così si sa a chi appartiene.
Microchip
Molti si chiedono quando impiantare il microchip, se si prende un cane da grande ma non ce l’ha se bisogna per forza metterlo oppure no.
In genere quando si prende un cucciolo, può essere opportuno effettuare questo procedimento già al secondo mese di vita. Tutta l’operazione avverrà con la presenza del veterinario in un ambiente controllato e igienizzato.
Se adottate un cane che è più grande, ma non ha il microchip, è consigliato comunque effettuare quest’operazione per stare più tranquilli. Sarà molto meglio farlo e no, non sarà doloroso.
Insomma abbiamo visto quanto la figura di un veterinario può essere veramente importante per il padrone di un animale domestico per aiutarlo in questa scelta di condividere la vita con un cane o un gatto o chicchessia. L’importante è sempre monitorare lo stato di salute per farlo crescere sano e forte e poi farlo invecchiare in tranquillità.