La Calopsitta,

Questo grazioso pappagallino proveniente dall’Australia è il cacatua di taglia più piccola. In natura è solito vivere in piccoli gruppi ed abitualmente tende a spostarsi da un posto all’altro alla ricerca di cibo. È solito abitare zone aride, ma sempre in prossimità di corsi d’acqua. 

Caratteristiche fisiche

La Calopsitta può raggiungere i 33 cm, ma la metà della sua lunghezza complessiva è costituita da una folta coda. È di colorazione prevalentemente grigia, ma con molte aree di altre colorazioni (ad esempio sono quasi sempre presenti strisce trasversali gialle sulla coda). Finché gli esemplari non sono ancora sessualmente maturi, la colorazione è pressoché identica, ma al raggiungimento del sesto mese di vita iniziano ad attuarsi dei cambiamenti nella colorazione che differenziano in maniera abbastanza netta gli esemplari maschi dalle femmine. In linea di massima i maschi perdono le strisce gialle e le macchie presenti sulle ali, in compenso la loro testa diventa prevalentemente gialla e compare un’ampia macchia arancione vivo sulle guance. La femmina invece resta con la testa di colorazione grigia e la macchia sulle guance ha una colorazione arancio meno intensa di quella del maschio, mantenendo tuttavia le strisce gialle trasversali sulle ali. Per entrambi i sessi è presente una cresta erettile sulla testa, che in genere si drizza quando l’esemplare è in allerta.

Con lo svilupparsi del commercio di questo pappagallino, sono state selezionate e sviluppate nuove varianti di colore, all’incirca una quindicina.

Questo volatile è abbastanza longevo e potenzialmente può superare i 30 anni di vita, ma in genere in cattività ne vive una ventina.

La calopsitta come animale domestico

La Calopsitta è un pappagallo molto apprezzato dagli amanti dei volatili. Questo perchè, oltre ad essere molto bello esteticamente, è estremamente socievole ed addomesticabile e si affeziona facilmente al padrone. Inoltre la taglia ridotta lo rendono abbastanza semplice da gestire e di conseguenza anche i costi per la sua manutenzione sono contenuti. Siccome sono animali che in natura vivono in coppia, sarebbe bene organizzarsi per ospitare almeno due esemplari di sesso opposto, in caso contrario l’animale avrà bisogno di molta compagnia e stimoli per condurre una vita felice.

Questo pappagallo è considerato una specie parlante anche se non è tra i più loquaci, ma se addestrato fin da piccolo e stimolato spesso, riuscirà a ripetere le parole e i suoni proveniente dall’ambiente esterno. Di sicuro ama fischiettare e ripetere melodie, quindi ci si potrà divertire ad insegnargli canzoncine.

Alimentazione

Come detto, in natura, la calopsitta popola zone alquanto aride e di conseguenza riesce a reperire principalmente semi e frutta a guscio, ma anche bacche e piccoli frutti freschi. In cattività però un’alimentazione prevalentemente costituita da semi deve rappresentare solo la base della sua dieta. I semi infatti sono ricchi in grassi e, se non smaltiti, potrebbero portare nel lungo periodo a sviluppare problemi di obesità.  

Scegliere una corretta alimentazione, bilanciata nei nutrienti è fondamentale per garantire a questi animali un’aspettativa di vita alta e in salute. La scelta ideale e più pratica, in cattività, è costituita da mangimi per pappagalli pellettati  di cui per fortuna in commercio ne esistono diverse marche e varietà. Un mangime per pappagalli di buona qualità deve essere più naturale possibile, senza coloranti e conservanti aggiunti. È bene poi integrare la dieta di questi volatili con verdure e frutta fresca, che loro mangiano volentieri e che permettono l’integrazione di vitamine, sali minerali e macronutrienti importanti per la salute. Questi animali sono ghiotti di verdure arancioni, quali carote e quelle verde scuro (rucoloa, broccoli ecc.) che possono essere spezzettate in una ciotola oppure possono essere messe intere in sospensione nella gabbia per stimolare il gioco e l’esplorazione.

Possono essere serviti anche legumi ed altri cereali, ma anche piccole quantità di pasta e pane integrale.

Habitat

Per ospitare questi pappagalli in casa, bisogna considerare inevitabilmente di munirsi di una gabbia relativamente ampia. Questa deve avere sbarre preferibilmente in acciaio, in quanto altri materiali possono risultare tossici, meglio non verniciato perché l’animale potrebbe staccare ed ingerire pezzi di vernice con il becco. Le dimensioni della gabbia devono essere ampie per permettere all’animale di poter volare e per questo deve essere più larga che alta per permettere il volo orizzontale. Ottanta centimetri di larghezza è davvero il “minimo sindacale”, ma è preferibile prediligere dimensioni più ampie. È bene posizionare la gabbia con un lato contro una parete per dare all’animale una sensazione di maggior sicurezza e protezione.

All’interno della gabbia, oltre alle ciotole per il cibo e dispenser per l’acqua, sarà importante arredare con posatoi e giochi per pappagalli . Questi animali, come tutti i pappagalli in genere, sono molto vivaci e curiosi ed il gioco è una componente importante della loro giornata. Per quanto riguarda i posatoi sarebbe preferibile prediligere quelli realizzati in materiali naturale e con una superficie adeguata. Un buon posatoio favorisce un’adeguata attività motoria delle zampe e previene problemi e ferite ai piedi. Per quanto riguarda i giochi per pappagalli ne esistono di svariati in commercio, anche combinati con posatoi, e possono essere corde o oggetti in legno da distruggere di varie forme e dimensioni.

Non bisogna però esagerare con gli oggetti inseriti all’interno della gabbia, altrimenti questi rischierebbero di ridurre lo spazio per volare.

Il materiale migliore da porre sul fondo è rappresentato da fogli di giornale, da sostituire ogni giorno.

Le ciotole del cibo devono essere di egual numero agli esemplari presenti in gabbia, in maniera tale che anche gli individui più timidi riescano a nutrirsi. Queste andrebbero poste in prossimità dei posatoi così che gli animali possano mangiare in relax.

Le abitudini delle calopsitte

Le calopsitte sono animali che amano la compagnia e soffrono la solitudine, quindi è preferibile posizionare la gabbia nel luogo più frequentato della casa, al riparo comunque da intemperie e dai raggi diretti del sole che potrebbero provocare a questi uccelli un colpo di calore. Importante è anche che siano al riparo da potenziali predatori o comunque animali che potrebbero spaventarli (compresi cani e gatti).

Se l’ambiente lo permette e si dispone di una stanza ampia e sicura, è buona abitudine liberare regolarmente questi animali per permettergli di volare meglio e di esplorare l’ambiente. La stanza non deve assolutamente avere uscite aperte e bisogna mettere tutto in sicurezza per evitare incidenti all’animale. Sono tanti gli incidenti a cui questi pappagalli potrebbero andare in contro in casa perché si tratta di animali vivaci e curiosi. Bisogna quindi evitare di tenere lavandini o secchi pieni d’acqua che potrebbero causarne l’annegamento; attenzione a fiamme e fornelli accesi e/o fili di corrente scoperti. Bisogna inoltre fare molta attenzione che non ci siano cibi in giro che l’animale potrebbe ingerire e che potrebbero essere tossici. È comunque importante sorvegliare il pappagallo durante tutta l’attività fuori dalla gabbia, per intervenire in caso di pericoli non previsti.  Un intervento che può essere fatto per ridurre i rischi del volo è il taglio del piumaggio delle ali. Questa operazione, almeno le prime volte, va svolta sotto la guida di un veterinario esperto in materia.

Riproduzione

Gli esemplari raggiungono la maturità sessuale prima dei due anni di vita, la femmina poco dopo il primo anno di età. La femmina depone circa cinque uova a distanza di 48h. I due esemplari covano entrambi le uova alternandosi. È bene preparare un nido per l’accoglienza dei piccoli. Si può quindi aggiungere una casetta in legno (ce ne sono svariate in commercio) con un foro d’ingresso e con del pellett e materiale morbido sul fondo.

La schiusa delle uova

Una volta nati i piccoli, li si può maneggiare per alcuni minuti al giorno, per renderli più docili e abituati al contatto umano. I piccoli abbandoneranno il nido al raggiungimento della quinta settimana d’età ma continueranno ad essere nutriti dai genitori. Durante la cova la madre avrà bisogno di un’alimentazione meno grassa e senza frutta e verdure fresche.

La femmina può deporre uova anche in assenza del maschio e in tal caso le coverà per una settimana prima di rendersi conto che non sono fertili. Bisogna però comunque non sottrargli le uova, altrimenti ne continuerà a deporre andando incontro a problemi di salute. Non è consigliabile consentire più di tre covate annue. Far nascere dei piccoli in casa sarà comunque un’esperienza speciale che non comporterà grosse problematiche.

Conclusioni

La calopsitta è un ottimo animale da compagnia, molto socievole e che interagisce tanto con l’uomo. Ha costi di gestione contenuti e non necessità di particolari attrezzature, oltre alla gabbia ed un pò di giochi. Ha bisogno però sicuramente di giocare e di tanta compagnia e di essere liberata in casa il più possibile. Il costo di un esemplare allevato a mano è al massimo di 120€. Quindi è davvero una scelta consigliata per chi volesse addentrarsi nel mondo dei pappagalli.

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