Avere un gatto come animale domestico è una cosa fantastica. Se decidete di sterilizzare il vostro gatto, sappiate che dovete cambiare anche la sua dieta obbligatoriamente. Volete scoprire qual è la giusta alimentazione per un gatto sterilizzato? Vediamo insieme.
Gatto sterilizzato: la nuova alimentazione
Un gatto sterilizzato dovrà necessariamente cambiare la sua dieta. L’intervento di castrazione non limita solo lo stimolo sessuale, ma favorisce un ricambio ormonale che incide anche sul metabolismo. Infatti subisce un decremento del 20/25% e siccome farà meno attività fisica, il suo fabbisogno diminuisce, quindi se prosegue con la dieta di prima, c’è rischio che ingrassi e diventi obeso.
L’alimentazione per un gatto sterilizzato, va senz’altro ridotta e cambiata. Per farlo però affidatevi sempre ad una persona competente, al vostro medico di fiducia che vi darà consigli efficaci per rendere facile la vita del felino e anche la vostra.
Ecco tutti i macronutrienti e quanti ne può assumere:
- Proteine: l’alimentazione di un gatto sterilizzato deve essere ricca di proteine che aiutano a mantenere la massa muscolare. Deve mangiare carni magre e pesce in abbondanza.
- Grassi: non bisogna esagerare con i grassi, anzi in questa fase sarebbe opportuno limitarli del tutto.
- Fibre: sono ottime da inserire nella dieta perché diminuiscono l’apporto calorico e aiutano ad aumentare la sazietà. Sono molte le verdure ricche di fibre che i gatti possono mangiare come zucca, carote, lattuga e fagiolini verdi. Inoltre aiutano anche il transito intestinale, cosa che può essere limitata dal poco movimento.
Tuttavia se non si ha tempo per cucinare è possibile anche affidarsi ai cibi confezionati, facendo attenzione alle etichette e alle tipologie di cibo che proponete al felino. Trovate in commercio alcune crocchette specifiche per gatti sterilizzati. Sono studiate appositamente per il cambio di dieta da alcuni esperti in materia, quindi non c’è da preoccuparsi. Anche le scatolette esistono in commercio per gatti sterilizzati, in questo dovete essere bravi anche a tener conto dei gusti del vostro gatto. Se è team crocchette, comprate queste specifiche e non avvertirà nessuna differenza, se è team scatoletta sicuramente gli piaceranno anche queste. Sostanzialmente con i cibi industriali sarà meno tragico per lui passare ad una nuova alimentazione.
Nulla toglie che potete aiutarlo anche con cibi fatti in casa per tenere sotto controllo i macro-nutrienti da assumere.
Per capire le quantità di cibo da dare al felino, bisogna sempre affidarsi al veterinario. In genere, il gatto sterilizzato, deve mangiare circa 2/3 volte al giorno, ma fare qualche spuntino in più e eliminare qualche caloria nei pasti principali, può essere una soluzione se qualche giorno ha più fame. È inoltre necessario che beva di più, lasciategli sempre una ciotola di acqua in giro per casa, perché avendo una vita più sedentaria tende a bere di meno. Ciò significa che diminuirà anche la frequenza di minzione e non deve accadere perché rischia di contrarre malattie al tratto urinario.
Siccome in questa fase non sarà invogliato a fare attività fisica, aiutatelo voi. Almeno una mezz’ora al giorno dedicatela a qualche gioco da fare insieme e stimolatelo.
Perché sterilizzare un gatto?
Molti si chiedono se sia giusto o meno sterilizzare un gatto che si ha in casa. Una gatta sostanzialmente riesce a partorire 2/3 volte l’anno ed entro 4-5 mesi dal parto sono di nuovo pronte per riprodursi. Sostanzialmente un parto di una gatta porta alla nascita di almeno 3-4 gatti che in un anno possono diventare anche 10-12. Riuscirete a tenere questi gatti in casa? Dove andranno a finire se voi non potete? Purtroppo la situazione è questa. Ogni anno in Italia, i gattili si riempiono di gattini nati da mamme non sterilizzate tenute in ambiente domestico, che il padrone si rifiuta di tenere. Ciò significa che questi piccoletti cresceranno soli e spesso saranno abbandonati. Questo già è un buon motivo per pensare di sterilizzare un gatto, bisogna pensarci prima ed essere intelligenti.
Per quanto riguarda i maschi, essi combattono tra di loro per l’accoppiamento e si fanno male. Ma non solo, nella peggiore delle ipotesi trasmettono delle malattie alquanto gravi ed è una cosa molto comune questa, possono contagiare anche le gatte sterilizzate.
Le malattie sono:
- FIV: l’aids dei gatti che è molto contagiosa, sostanzialmente i felini che contraggono questa malattia hanno un sistema immunitario molto debole e sono spesso affetti da anemia. Possono inoltre avere ascessi, gengiviti, diarrea e anche problemi respiratori. Questi sintomi possono essere un campanello d’allarme per capire se il vostro gatto è affetto da questa malattia. Basta un test condotto in laboratorio, con poche gocce di sangue, per capire se il felino ha questa malattia. Non esiste ancora una cura per questa malattia, ma si possono fare vaccini e controlli periodici per evitare che la malattia peggiori.
- Felv: è la leucemia felina, che si trasmette con il contatto di liquidi infetti di un altro felino ed è la causa principale di morte. Rende il gatto soggetto a contrarre altre infezioni ai diversi organi. In genere i sintomi sono gli stessi che si riscontrano nelle persone; febbre, debolezza, dimagrimento, anemia. L’unica prevenzione consiste nel vaccino e anche la sterilizzazione che evita il più possibile il contagio. Non esiste attualmente una cura per la Felv. La prospettiva di vita per un gatto che ha contratto questa malattia dipende dai controlli periodici che si fanno.
Quando sterilizzare il gatto
Un gatto sterilizzato diventa più mite e coccolone, riesce anche ad essere più ubbidiente e buono. Non proverà più a scappare di casa e i maschi eviteranno di lasciare bisogni in casa per marcare il territorio. Diminuiranno i rischi di contrarre malattie, come specificato sopra. Saranno meno nervosi e aggressivi con voi e con le persone.
Le persone che decidono di prendere un gatto come animale domestico spesso non sanno quando è meglio sterilizzarlo. I medici veterinari consigliano di sterilizzarli prima che comincia la pubertà e non quando sono già in calore. Così si evita una sofferenza. Qualche gattina riesce ad entrare in calore anche a 5 mesi, ma sono eccezioni, in quei casi bisogna sempre valutare con il medico perché queste operazioni non si fanno né da troppo piccoli né quando sono troppo grandi.
Va specificato che la sterilizzazione si può fare sia per i maschi che per le femmine, non ci sono eccezioni e per entrambi lo stile di vita successivo a quest’operazione cambierà totalmente ma almeno non ci saranno più tanti rischi e tante ansie. I gatti maschi raggiungono la maturità sessuali tra i 7 e i 12 mesi, quella è l’età giusta per farlo.
Tuttavia bisogna sfatare il mito che le gatte in calore soffrano. In realtà no, possono essere meno attive e più nervose ma non accusano nessun dolore. Stessa cosa per i maschi, sono più aggressivi ma non hanno dolori fisici. Ovviamente con questa piccola premessa non diciamo che l’operazione non va fatta, anzi. Vogliamo solo tranquillizzarvi se il medico ritiene opportuno aspettare, oppure se vanno in calore prima di compiere i mesi giusti.
La vita di un gatto sterilizzato
I gatti sterilizzati cambieranno stile di vita e saranno diversi durante il primo periodo. La convalescenza non dura molto, ma è facile che si sentano più stanchi e saranno meno attivi all’inizio ed è normale. Dopo l’intervento torneranno subito a casa e dopo 10 giorni dovranno eliminare i punti.
Ti capiterà di sentirlo miagolare più spesso perché vuole carezze e attenzioni che forse prima non richiedeva; anche se ne sarai sicuramente più felice, comportati come sempre.
La cosa importante è spronarlo al movimento; come accennato nel primo paragrafo tenderà ad avere meno voglia di muoversi. Bene per i primi periodi, ma poi cerca di aiutarlo a sciogliersi. Coinvolgilo in giochi divertenti almeno per 20-30 minuti al giorno.
Usa degli oggetti da poter lanciare per farlo muovere di più, magari scegli dei laser che gli indicano dove andare, oppure delle bacchette. Puoi fare una caccia al tesoro con il cibo per invogliarlo a muoversi di più. Capisci se queste cose lo divertono, altrimenti puoi semplicemente lasciarlo libero di uscire fuori al giardino, oppure portarlo a fare una passeggiata e lì dovrà per forza provare a camminare.
Attenzione all’idratazione, purtroppo i gatti sterilizzati tendono a bere di meno ed è necessario che lo facciano; puoi giocare anche su questo e inventarti qualcosa per invogliarlo a bere!
Purtroppo non bere, porterà a fare poca pipì rispetto a prima e questo può provocare nella maggior parte dei casi problemi alla vescica, come i calcoli. Sono tutte cose curabili, ma sarebbe sicuramente meglio evitare. Il movimento può aiutarlo anche ad avere più voglia di bere e quindi potresti già risolvere il 50% del problema. Un altro suggerimento potrebbe essere anche dividere il pranzo e la cena in più momenti, con alcuni spuntini e quindi automaticamente aiutarlo a bere più volte a seguito dei pasti.
La sterilizzazione può sembrare per certi aspetti una cosa impegnativa, ma serve a garantire il benessere del tuo gatto e ad evitargli sofferenze e malattie. Fallo per lui e man mano entrambi vi abituerete ad una nuova routine insieme!
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