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Il Cane di San Bernardo è un compagno dalle caratteristiche estetiche e caratteriali uniche, con una lunga storia. Proprio per le sue caratteristiche caratteriali e fisiche che rispecchiano la simpatia, l’amabilità e la tenerezza di questo gigante, negli anni il San Bernardo è diventato celebre anche grazie a film e cartoni animati. Ma diamo uno sguardo alle caratteristiche e alla storia di questo grande cucciolo.

Storia

La storia del San Bernardo probabilmente risale all’epoca romana, quando intorno al ‘600 d.C. venivano dati in dotazione ai soldati dei mastini come supporto al presidio delle principali vie di comunicazione. Ci sono anche altre teorie non certe sulla discendenza di questo cane, che comunque sono legate a luoghi montanari e che fanno imputano la nascita di questa razza sicuramente all’incrocio di cani dogue.

Ciò che è certo è che ci fu una diffusione di questa tipologia di cane intorno al 1600 nella zona del Colle di San Bernardo. Questo perché una famiglia nobile donò dei grossi cani ai canonici residenti in un ospizio in quella zona come ausilio e protezione. Questi cani, forti e temprati al clima rigido, venivano impiegati per vari scopi, come il trasporto di materiale o come forza motrice.

La funzione che li rese celebri fu quella di ausilio per tracciare i sentieri innevati, la previsione di valanghe ed il soccorso ai dispersi. Un esemplare in particolare si distinse all’inizio del 1800 per una quarantina di salvataggi e molteplici interventi. Questo cane, di nome Barry, rese celebre questa razza e, proprio per ricordarne il valore ed il coraggio, alla morte fu imbalsamato e conservato, tanto che oggi è custodito nel Museo di storia naturale di Berna.

Per una vera definizione delle caratteristiche della razza, così come per la denominazione della specie, bisognerà aspettare invece la fine del 1800. Il nome di San Bernardo venne usato per la prima volta ad un’esposizione cinofila presso Birmingham e successivamente venne stilata una stesura del primo standard di razza.

Aspetto e carattere

Sicuramente l’enorme stazza è la prima cosa che ci viene in mente, ma ci sono altre caratteristiche definite dagli standard che caratterizzano la razza. Difatti la testa è la prima ad essere sottoposta ad un giudizio morfologico; è la più grande in assoluto della specie canina e presenta il cranio brachicefalo. Il muso deve essere corto, senza esagerazioni, e squadrato; non sono ammessi quelli appuntiti o conici. Per quanto riguarda il manto, il san Bernardo può essere sia a pelo lungo che corto. Gli esemplari a pelo corto sono ammessi in quanto l’inizio della specie è stata appunto con questa caratteristica. Viceversa l’evoluzione del pelo lungo è subentrata in un secondo momento, anche se poi si è maggiormente diffusa. Inizialmente il pelo lungo era prevalentemente liscio, oggi però la versione più diffusa prevede un pelo leggermente mosso. Il colore è a base bianco con ampie chiazze marroni, con delle zone marrone scuro sul viso.

Stazza

L’aspetto più sorprendente, come detto, sono le dimensioni. L’altezza minima al garrese ammessa per i maschi è di 70 cm mentre per le femmine è 65 cm. Di solito però i maschi superano tranquillamente gli 80 cm e le femmine i 75. Ovviamente ci sono delle eccezioni che hanno superato i 100 cm ed i 115 kg di peso. Le zampe contribuiscono significativamente a questa altezza, infatti esse devono essere lunghe ed il 50% dell’altezza dell’animale è costituito appunto dalla lunghezza della zampa da terra al gomito.

Il Carattere del Cane San Bernardo

Per quanto riguarda il carattere, il Cane di San Bernardo è un eterno cucciolone, mansueto, coccolone e giocherellone; è estremamente legato al padrone ed alla famiglia. È adorabile anche con i bambini, a patto che lo si sorvegli, perché vista la grande mole potrebbe causare involontariamente dei danni. Dato il suo carattere, è un cane che si adatta bene anche alla vita d’appartamento. Va da sé che, date le dimensioni, sarebbe meglio, sia per l’animale che per la famiglia, avere uno spazio esterno con una buona zona semichiusa (anche una cuccia per cani di grande taglia) dove l’animale possa fare attività motoria, giocare e rilassarsi. Inoltre, tenere l’animale all’esterno, garantisce anche un ottima guardia, visto che il San Bernardo si presta bene alla mansione, in quanto già solo la mole intimorisce; inoltre, il San Bernardo è comunque un cane piuttosto diffidente con gli estranei.

Cura

Il San Bernardo è un cane che necessita di ampi spazi per muoversi e correre, quindi, qualora non abbiate la possibilità di possedere un giardino, è bene sapere che il cane necessita di frequenti uscite quotidiane, possibilmente in ampie zone verdi come parchi, dove potersi muovere liberamente e per lunghi periodi di tempo. Essendo un cane possente fisicamente, non può vivere esclusivamente in appartamento. Questo potrebbe comportare depressione e malessere nell’animale. Inoltre necessita di spazzolate regolari (meglio utilizzare spazzole a setole dure) e bagni, seppur di rado: date le dimensioni è consigliato rivolgersi a personale esperto per la toelettatura.

Alimentazione e salute

La stazza del San Bernardo impone necessariamente grosse quantità di cibo da assumere giornalmente. Il mantenimento di questo “gigante” non è sicuramente economico e questo fattore potrebbe spaventare molti. Un esemplare adulto consuma in media tra i 400 e i 450 gr di cibo secco al giorno. Tale quantità si riduce se integriamo la dieta con alimentazione umida. Parliamo di esemplari che possono arrivare anche fino ad 80kg di peso, quindi la loro dieta deve essere calibrata a dovere e, ancor meglio, indicata nelle quantità dal proprio veterinario o da un nutrizionista, che possano fornirci un piano alimentare specifico. La scelta degli alimenti è personale del padrone e in base ai gusti dell’esemplare. Gli alimenti dovranno contenere il giusto rapporto di sostanze nutritive e un maggiore apporto di proteine, minerali e vitamine.

Principali patologie del San Bernardo

Come per i cani di taglia gigante, l’aspettativa di vita del San Bernardo si aggira intorno ai 10 anni, ma sono comunque documentati casi di esemplari che hanno superato anche di molto tale soglia. Le principali patologie della razza sono problemi legati alla vista quali l’Ectropion e  l’Entropion (un problema oculare che si manifesta con un inversione verso l’interno della palpebra che provoca irritazioni e ferite della cornea). Tra le altre patologie riscontrate ci sono diabete, problemi cardiaci, cisti salivari, la sindrome di Wobbler ed altre patologie legate al tratto intestinale come la torsione dello stomaco.

Conclusioni

Il San Bernardo è sicuramente un cane impegnativo. Qualora siate alla vostra prima esperienza con animali domestici, il nostro consiglio e di valutare l’adozione di esemplari di statura più piccola. Ma c’è da dire che è un cane davvero dolce, protettivo e caratterialmente mansueto; il suo carattere lo rende perfetto anche per famiglie con bambini. Nonostante tutte le attenzioni da dedicargli, saprà ricompensarvi con tanto affetto e amore incondizionato.

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